Simon Schmitz

2019 - Schmitz
Simon Schmitz

Simon Schmitz si definisce designer, nonché scultore e burattinaio. L’aspetto meccanico è infatti il filo conduttore dei suoi progetti, attraverso i quali cerca di trasmettere interesse per i meccanismi nascosti negli oggetti. La meccanica infatti, mette l’accento sul modo di funzionare, muoversi e comportarsi delle cose. L’interesse di Schmitz si rivolge in particolare alla luce ed alle innumerevoli situazioni in cui essa può essere percepita dagli utenti. Non solo luce ma anche ombra, movimento, equilibrio, meccanica: la luce da pezzo di arredamento sì fa scultura. Può essere formata, guidata, utilizzata. L’ ombra, la nemesi della luce, esalta l’ambiente e lo rende evidente, ma allo stesso tempo lo lascia, insieme ai vari elementi, in disparte.

YALTA

2019 - YALTA
YALTA

Gli oggetti che ti invitano a interagire con loro sono tanto eccitanti quanto educativi. Le lenti mobili di Yalta, con le loro diverse tonalità, danno all’utente la capacità di capire come il loro interagire con l’oggetto venga trasformato in movimento. Le lenti cambiano la percezione della luce, e di conseguenza l’atmosfera dell’ambiente.

2019 - YALTA
YALTA

Yalta si ispira al Centro Vacanze Druzhba in Ucraina, un imponente brutale edificio degli anni ’60. L’edificio è circolare, con tutte le finestre rivolte a sud verso l’oceano. Questo dettaglio è racconto da YALTA che lo trasferisce nell’ oggetto d’arredamento. Schmitz progetta un design che permette illuminare l’ambiente circostante, utilizzando la mobilità delle piccole lenti per modificare la quantità di luce emessa, ed irradiarla nell’ambiente sempre in modi diversi.

2019 - Schmitz - YALTA
YALTA
2019 - Schmitz - YALTA
YALTA

RAA

2019 - RAA
RAA

Simon Schmitz ha progettato il design di RAA, una lampada che gioca con diverse angolazioni luminose. É composta da una lampadina e da una superficie in vetro circolare, che viene posta di fronte alla fonte luminosa, e passando attraverso la lente con colori acrilici, proietta una luce colorata sulla superficie retrostante.

2019 - Schmitz - RAA
RAA

RAA, sfrutta diversi angoli luce. Infatti ruotando la manopola all’estremità della della lampadina, la lampada si sposta e il LED all’interno muovendosi avanti e indietro, modifica di conseguenza l’angolo della luce emessa. Le tonalità acriliche enfatizzano questo effetto. Più l’angolo viene ridotto, più la luce risplende attraverso la parte centrale del paralume, irradiando in maniera più diretta. Invece, Quando l’angolo viene allargato, la luce viene direzionata anche nella parte incisa del paralume e così facendo, la luce è in grado di creare dei giochi, direzionandosi in più angolatura e apparendo più diffusa.

2019 - Schmitz - RAA
RAA
2019 - Schmitz - RAA
RAA

N5

N5 - 2019
N5

Un tubo in un tubo in un tubo. Incapsulata. Questa è N5 pensata da Simon Schmitz, come una reinterpretazione della famigerata “lampada da banchiere” del primo Novecento, attraverso un approccio ludico allo status, alla ricchezza e di conseguenza, all’osservanza.

N5 - 2019 - Schmitz
N5

La famosa “lampada di smeraldo”, ampiamente conosciuta come la lampada da tavolo del banchiere, o lampada da biblioteca, era intesa come un simbolo di ricchezza e prosperità. N5 vuole agire come controparte di questa concezione, come suggerisce la sua struttura. Il corpo, è collegato da un’asse tubolare al contrappeso. Ciò consente a N5 di “inchinarsi” verso l’utente, quando il contrappeso viene fatto rotolare avanti e indietro. In altre parole un gesto devoto verso il fruitore e al lavoro da lui svolto grazie all’aiuto della lampada.

N5 - 2019 - Schmitz
N5
N5 - 2019 - Schmitz
N5

https://www.mexicodesign.com/milan-2019-seleccion-salonesatellite/

https://www.simon-schmitz.com/yalta

https://www.simon-schmitz.com/raa

https://www.dezeen.com/2019/04/26/designers-salone-satellite-milan-2019/

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